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architetto Marco Mauro

La tua casa "a colori" con la termografia


Innanzi tutto, cosa è la termografia?

Cosa sono le termocamere?

Direi che potremmo iniziare la nostra storia a poco più di un decennio dalla Rivoluzione Francese, nei primi anni del 1800 quando Sir Frederick William Herschell, personaggio poliedrico (anche musicista di pregio), ma noto come fisico ed astronomo (scopritore del pianeta Urano nel 1781), decise di analizzare la luce del sole scomponendola nei suoi colori primari tramite un prisma, notando che ciascun singolo colore aveva una temperatura diversa.

Tendendo verso l'arancione ed il rosso le temperature si alzavano.

La vera scoperta fu quando misurò la temperatura subito oltre il rosso, dove l'occhio non vedeva più alcun colore, e notò che la temperatura, in quella zona era maggiore.

Herschell aveva scoperto una forma di luce oltre la zona del rosso, conosciuta oggi come “infrarosso”.

Trascorsero oltre 15 decadi, sino alla metà del secolo scorso, quando tale scoperta fu utilizzata a fini pratici (militari nel 1958) e nacque una nuova applicazione: la “termografia”.

Per gli appassionati del greco: “thermos” calore + “graph” scrivere.

Nel 1965 nacquero le prime “macchine” per usi civili: le “termocamere”.

Questi apparecchi, molto grandi, complessi e difficilmente trasportabili, non erano ancora in grado di "fotografare" le immagini in funzione delle loro temperature, come avviene oggigiorno, ma solo di mappare gli oggetti numericamente e crearne corrispondenti griglie di temperature.

Oggi, con l'avvento dell'elettronica le termocamere danno un'immagine simile a quella di una macchina fotografica, mappando con colori diversi le varie temperature.

In realtà la cosa è assai più complessa ma non voglio annoiarvi con i dettagli troppo tecnici.

Basti sapere che il calore si propaga essenzialmente tramite una radiazione termica “infrarossa”, nello stesso modo in cui ci scalda il nostro sole attraversando enormi distanze di “vuoto cosmico”.

Funziona anche così sul nostro pianeta. Ogni animale, pianta, oggetto ….. che abbia una temperatura sopra lo 0 assoluto (-273 °C) emette calore ovvero una radiazione nell'infrarosso.

Le termocamere “vedono” con il loro occhio al germanio (lente particolare) la radiazione termica nell'infrarosso e la trasformano in una immagine.

Molto bene, con questo abbiamo capito come funziona la cosa, non rimane che capire come utilizzarla nella vita di tutti i giorni.

Avendo uno strumento che “fotografa” il calore possiamo pensare di usarlo, nel campo dell'edilizia, per controllare la nostra casa, ovvero: i quadri degli impianti elettrici, il fotovoltaico sul tetto, gli impianti di riscaldamento a pavimento, i termosifoni sulle pareti, le perdite di calore dai muri dalle finestre, dai tetti e persino la tenuta all'aria dei serramenti.

In funzione dei risultati si possono fare delle valutazioni di interventi mirati, sull'abbattimento dei consumi energetici nella propria casa, senza gettare denaro in opere non necessarie.

Marco Mauro, architetto (operatore termografico di II^ livello)

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