Alla domanda: “perché scegliere una PdiC in luogo di una caldaia a condensazione?”, fattomi da una collega, ecco la mia risposta.
Al di là della valutazione meramente tecnica legata ad una migliore efficienza del generatore, apprezzo il sistema a "pompa di calore" per una questione di sostenibilità ambientale.
La PdiC, non brucia nulla, non necessita di canna fumaria per l'esalazione dei fumi, funziona elettricamente. Sicuramente il suo utilizzo ideale è su un edificio a bassissimo consumo energetico, e quindi dotato di ottimo "involucro", che abbia anche una produzione autonoma di energia elettrica.
Ad esempio, un campo di fotovoltaico sul tetto.
La casa "passiva" si presta ad essere superata, ormai, dalla casa "attiva", che è in grado di auto -
produrre l'energia necessaria al funzionamento e già pensa ad alimentare l'auto (elettrica).
In questa ipotesi un sistema di pompe di calore sia per il riscaldamento invernale che il condizionamento estivo e per l'acqua calda sanitaria, diventa un passo obbligato.
Marco Mauro, architetto