Sabato pomeriggio. Piazza del comune di Valgrana, sotto la ruota di un mulino che gira. Sto aspettando alcune persone che si sono iscritte a “CasaClima porte aperte”, evento che coinvolge i proprietari di edifici certificati dall’Agenzia CasaClima che, materialmente, aprono le porte di casa loro e si prestano nel rispondere alle domande dei visitatori. Evento gratuito, che di questi tempi non è dir poco.
Cosa ci faccio a Valgrana (CN)? Non ho cambiato residenza. Mi presto a rappresentare il proprietario di un edificio ultimato e “quasi” certificato in classe GOLD (top della gamma), la cui casa è nel comune di Montemale di Cuneo: la “Casa nella Tartufaia” del sig. Franco Viano. Perché nella tartufaia? Semplice, la casa sorge proprio nel centro della tartufaia del sig. Franco, che da una ventina d’anni vi coltiva il “tartufo nero di Montemale”. Orbene, nel 2013 ho conosciuto il sig. Franco che voleva realizzare la sua casa dei sogni nella sua tartufaia. Non una casa qualunque, doveva essere un NZEB (a consumo energetico quasi 0), alimentarsi con il sole, costruita con materiali che fossero quanto più possibile “bio” e naturalmente costare poco.
Bella sfida.
Ripercorro con la mente la progettazione, gli incontri, le discussioni, le riunioni con gli artigiani, ancora discussioni, ma anche le soddisfazioni di vedere un lavoro fatto bene e realizzato con cura. Ormai la casa è reale, ultimata, quasi completamente arredata, grazie al buon lavoro fatto delle varie ditte ed alla caparbietà e precisione del sig. Franco, che tante volte ho visto sul cantiere nel fare quelle piccole rifiniture e quei dettagli che alla fine hanno fatto la differenza tra una finitura mediocre ed una di buona qualità. Va detto che il proprietario ha un passato di falegname, grazie al quale ha saputo fare quei lavori con la mano esperta dell’artigiano che sa quello che fa.
Arriva una macchina, torno al presente e lascio i pensieri del passato. Vedo l’auto parcheggiare quasi sotto la ruota del mulino della piazza di Valgrana (punto di riunione dei visitatori), ne segue un'altra e scendono i visitatori della “casa nella tartufaia”. Vado loro incontro e spiego che il sig. Franco si scusa, ma per lui il sabato pomeriggio è lavorativo (come per tanti di noi) e quindi non può essere presente. Io sono il delegato.
Partiamo, e dopo pochi minuti siamo a destinazione nei pressi della borgata di San Giorgio nel comune
di Montemale di Cuneo. La giornata è stupenda, nella piccola piana dove sorge l’edificio, contornato da querce potate ad un paio di metri di altezza, l’aria è frizzantina, il cielo terso, non una nube e neppure un filo di neve (purtroppo). Spiego le scelte progettuali, le motivazioni della semplice architettura, l’orientamento, lo skyline (delle vicine colline), i materiali, le tipologie costruttive, le difficoltà di cantiere e le soluzioni. Rispondo alle domande che arrivano puntuali ed appropriate, i visitatori sembrano davvero interessati.
Il signor Franco mi ha anche lasciato le chiavi di ingresso per cui apro ed entriamo. Stupisce la porta di ingresso completamente vetrata (vetro di sicurezza) per il suo spessore di 130 mm: ruota sui cardini con sorprendente facilità. L’interno non tradisce le aspettative dei visitatori; la casa, pur semplice, è luminosissima, gli impianti di riscaldamento non sono ancora stati attivati, ma le sonde interne segnano 17.4 °C. Il sole, la nostra meravigliosa stella, provvede a REGALARCI tutta l’energia che serve alla casa. La temperatura è pressoché uniforme su pavimento, pareti, vetri, tetto, dando un ottimo confort. I visitatori guardano, commentano, interrogano (il sottoscritto) ed analizzano tutto l’edificio. Direi che sono soddisfatti della visita.
Usciamo tutti dalla casa, richiudo tutto a doppia mandata e notiamo che nel frattempo il sole è tramontato. Già, all’interno della casa non ce n’eravamo neppure resi conto; anche se le vetrate non riscaldano più l’edificio il calore penetrato rimarrà sino alla prossima alba, ad un nuovo sole, grazie ad un “involucro” ben realizzato.
Ci accomiatiamo nel vicino parcheggio e saliamo sulle rispettive auto, ciascuno verso la propria meta. Sono soddisfatto, è stato un sabato pomeriggio interessante.