Palestra di arrampicata di Valloriate: giusto all'imbocco della Valle Stura.
In un contesto di colline verdissime, volontà del Sindaco (Gianluca Monaco) e dell’Amministrazione comunale, fortemente spalleggiati dal tecnico comunale (geometra Valerio Dalmasso appassionato di arrampicata, come pure il Sindaco), è stata il realizzare l'opera per la quale sono stato chiamato in qualità di progettista e direttore dei lavori: la palestra di arrampicata.
L’idea originaria è di qualche anno fa, l’autunno 2011 per la precisione, quando si sono riuniti Amministratori, e tecnici per raccogliere le idee e cercare di organizzarsi sul da fare, complice un possibile iter finanziario presso la Regione Piemonte, Assessorato allo Sport.
L’idea della palestra di arrampicata sportiva era al tempo solo un ibrido, in versione embrionale ed ancora non ben separata dall’idea di un palco per manifestazioni varie. Con il passare del tempo e dopo diverse riunioni e schemi progettuali esaminati, ha preso forma l’idea di una palestra di arrampicata, degna di tale nome e con obiettivi ambiziosi quali quella di essere omologabile dal CONI per competizioni a livello nazionale.
Nascono i primi schemi progettuali, con la struttura che si eleva dai 7 metri iniziali sino a 11 e poi 12.50 metri. E’ tutto un fermento …. Gli abitanti del piccolo paese di Valloriate si sentono coinvolti nella cosa e ciascuno propone proprie idee sulla gestione della futura palestra di arrampicata, organizzazione di eventi, gare e manifestazioni. Tutti si scoprono esperti e provetti arrampicatori. Insomma una grande famiglia allargata dove tutti possono esprimere la propria idea. Giusto così. Compito del Sindaco e del tecnico comunale tirare le fila e decidere il da farsi.
Si completa il progetto nella sua stesura definitiva e si cercano le ditte per l’appalto, due separate: una per le opere edili ed una per l’allestimento della palestra vera e propria, con i pannelli appositamente studiati per il tracciamento delle “vie” di arrampicata.
Gli aggiudicatari risultano essere la ditta F.lli Cornaglia s.r.l. di Caraglio per le opere edili e la ditta Techind s.r.l. di Roma per le strutture di arrampicata.
Si parte! Nel giro di poche settimane vengono realizzate le fondazioni che dovranno sopportare sia il carico che la spinta del vento sulla struttura primaria in legno lamellare, su cui saranno resi solidali i pannelli delle “vie” di arrampicata. Il meteo non accompagna e i lavori vengono più volte interrotti dalle cattive condizioni climatiche. Arriva la primavera e con il clima più mite si può proseguire con il montaggio della struttura in legno lamellare atta a proteggere e sorreggere le pareti di arrampicata.
Il montaggio pare un gigantesco mobile stile “Ikea”, tutti i pezzi arrivano in cantiere pre-confezionati, siano essi in legno che in metallo, tutti tagliati da macchine a sistema numerico: la precisione è garantita! Gli artigiani, con perizia, assemblano rapidamente il tutto ed il giorno 29 di aprile, a lavori ultimati, si procede al collaudo formale delle strutture. Tutti presenti: Sindaco, tecnico comunale, responsabili del montaggio, operai, titolari delle due ditte assegnatarie dei lavori, il collaudatore delle strutture e naturalmente lo scrivente. Si riempie un serbatoio per un peso di 850 kg e lo si “appende” in diversi punti per le valutazioni del caso. Tutti, “prudenzialmente”, arretrano di qualche passo quando il carico viene appeso. I calcoli saranno giusti ma la prudenza innanzi tutto …. Le operazioni di collaudo hanno termine. E anche le “vie” montate vengono collaudate direttamente dal Sindaco che, calzata l’imbragatura e messosi in sicurezza, non esita a cimentarsi sulla parete.
Personalmente reputo una grande soddisfazione arrivare al termine di un lavoro dove gli artigiani hanno lavorato al loro meglio ed il committente è pienamente soddisfatto dell’opera eseguita. Un grazie a tutti.
Marco Mauro, architetto