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Lo studio associato tramite la figura dell’architetto Marco Mauro (abilazione di II^ livello in termografia UNI EN 473/ISO 9712) e i suoi collaboratori effettua analisi energetiche su edifici esistenti al fine di individuarne le problematiche e valutare le migliori ipotesi di intervento per arrivare ad una riqualificazione energetica. Si eseguono anche verifiche con termografia e Blower Door Test a fine lavori per verificare la bontà degli stessi in funzione dela loro tenuta all'aria, sia nel caso di prescrizione da Agenzia CasaClima o PassivHaus o per semplice controllo a tutela dell'utenza finale.

 

TERMOGRAFIA

L’impiego della tecnica termografica trova un altro terreno ideale nelle applicazioni in edilizia, in particolare in tre ambiti principali: 

 

·         LA RICERCA DI GUASTI

·         LA VERIFICA DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DEGLI IMMOBILI

·         LA DIAGNOSI ENERGETICA


La termografia permette di trovare in modo agevole perdite in impianti idraulici che siano attraversati da fluidi caldi o freddi anche se gli impianti sono disposti all’interno di muratura o interrati. Questo purché sia rilevabile la variazione di temperatura che tali fluidi generano nella muratura o nel terreno circostante. Similmente, la termografia permette di tracciare il percorso di tubazioni o di rilevarne la presenza se non nota.

L’energia radiante è funzione della temperatura superficiale dei materiali, a sua volta dipendente dalla conducibilità termica e dal calore specifico dei materiali stessi. Queste grandezze fisiche esprimono in termini quantitativi la capacità del materiale a trasmettere o a trattenere il calore e quindi la sua velocità nel riscaldarsi o raffreddarsi. Per effetto dei differenti valori della conducibilità termica e del calore specifico, i diversi componenti di un manufatto, quale ad esempio un involucro edilizio, assumeranno comportamenti diversi e quindi differenti temperature quando sottoposti a sollecitazioni termiche come l’irraggiamento solare o siano riscaldati dagli impianti. La termografia utilizza questi effetti per riconoscere differenze nei materiali o anomalie costruttive.

Per quanto riguarda l’accertamento dello stato di conservazione degli immobili, la termografia riveste quindi un ruolo primario nelle tecniche di accertamento di problemi quali il distacco di intonaco, l’infiltrazione di acqua sotto rivestimenti (ad esempio membrane bituminose), la verifica di risalite di umidità o di fenomeni di umidità o condensa dovuti ad impianti idraulici danneggiati o mal coibentati e da ponti termici di edifici.

In tali casi la termografia permette un veloce accertamento delle condizioni degli edifici per un pronto ed economico piano di intervento, per la riduzione dei danneggiamenti necessari al ripristino delle condizioni ottimali e del disagio degli utenti. 

In alcuni casi è necessario ricorrere a tecniche sofisticate quali la “termografia attiva”, utilizzando ad esempio l’irraggiamento solare per identificare anomali comportamenti delle strutture sottoposte a riscaldamento indice di infiltrazioni di acqua o della presenza di intercapedini.

La termografia è una tecnica fondamentale per accertare lo stato generale di isolamento degli edifici, la presenza di ponti termici, di anomalie costruttive, di individuazione di trame murarie, di infiltrazioni d’aria da infissi e finestrature.

Consente inoltre una analisi qualitativa utile all’effettuazione di ulteriori tecniche di analisi, quali la termoflussimetria per la determinazione pratica della trasmittanza delle pareti e del “blower door” per la determinazione del grado di permeabilità all’aria degli involucri.

 

 

BLOWER DOOR TEST

Attraverso un apposito ventilatore l’aria viene immessa o aspirata dell’edificio oggetto del test.
La forza del ventilatore viene regolata in modo che tra pressione interna e pressione esterna ci sia una prestabilita differenza di pressione.


La differenza di pressione tra due punti dell'atmosfera è la causa dei flussi d'aria (con un vento di intensità 5 si ha una circa una differenza di pressione di 50 Pa). Il ventilatore viene incassato in un telaio che viene applicato alla porta d’ingresso, da qui il nome inglese Blower (=Ventilatore) -Door (=porta)-Test.

Al ventilatore sono collegati degli strumenti che misurano la differenza di pressione e l’intensità del flusso d’aria. La velocità di rotazione del ventilatore è regolata in modo tale da generare una ben determinata differenza di pressione tra l’interno e l’esterno. Di conseguenza si induce un flusso d’aria che compensa le “perdite” di differenza di pressione dovute alle infiltrazioni. Il flusso d’aria misurato viene diviso per il volume dell’edificio. Questo valore può essere confrontato rispetto ad altri edifici e alle indicazioni di normativa per avere una caratterizzazione dell'ermeticità dell'edificio oggetto di studio. Poiché a infiltrazioni d'aria corrispondono carichi termici che l'eventuale impianto di riscaldamento/condizionamento deve compensare, il blower door test è fondamentale per valutare il comportamento termico-energetico degli edifici, specialmente se si vogliono raggiungere elevate prestazioni.

 

Tipici valori di n50 (differenza di pressione 50 Pa) sono:

  •          casa passiva <= 0,6 /h

  •          edificio a basso consumo energetico <= 2,0 /h

  •          edificio con impianto di ventilazione forzata <= 1,5 /h

  •          edificio tradizionale <= 3,0 /h

In genere sono indesiderate perdite ove la velocità dell’aria ≥ 2,0 m/S. Correnti d’aria di velocità inferiore a 1m/s possono essere tollerate.

Un valore di n50 di 4 all'ora significa che con una differenza di pressione di 50 Pa il volume d'aria dell'edificio viene cambiato per 4 volte in un'ora.

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